news-site-1013L’olio extravergine d’oliva è uno dei condimenti fondamentali della nostra dieta mediterranea, ma oggi non siamo sempre in grado di scegliere il prodotto giusto tra gli scaffali del supermercato, anche a causa dei recenti regolamenti europei che permettono la commercializzazione, nel nostro paese, di oli provenienti dall’estero senza la giusta trasparenza in etichetta.
A maggior ragione, poiché la campagna olearia appena cominciata (stagione 2016) si presenta davvero molto complicata, con un brusco calo della produzione e con una qualità non sempre elevata della materia prima e del prodotto finito.

In assoluta controtendenza due sole regioni italiane, Puglia e Calabria, con la prima che si attesta regione leader della produzione olivicola.

Dunque, con l’arrivo del nuovo olio, per comprare senza commettere errori bisogna saper scegliere con la giusta consapevolezza.

Ecco alcuni semplici consigli per non incappare in spiacevoli sorprese:

1. In vista di un’annata tanto complicata, è preferibile fare molta attenzione all’origine del prodotto, prediligendo le regioni o zone d’Italia che non hanno registrato cali nella produzione olivicola
2. Scegliere un produttore che abbia una filiera produttiva controllata e garantita, dall’origine della materia prima all’imbottigliamento
3. Controllare sulla confezione l’origine dell’olio extravergine d’oliva (indicazione obbligatoria per l’extravergine d’oliva)
4. La marca non indica la provenienza della materia prima. Non fatevi ingannare da loghi con riferimenti geografici
5. Per gli oli D.O.P. e I.G.P. è sempre obbligatorio indicare sull’etichetta l’origine.
6. Non esiste un prezzo base al di sotto del quale bisogna diffidare dell’olio che si sta comperando, ma è meglio non fidarsi degli oli con un prezzo molto inferiore rispetto a quello praticato all’origine
7. È obbligatorio scrivere l’anno di raccolta delle olive solo per l’extravergine italiano al 100% raccolto nella stessa stagione
8. L’unico modo per accertare la provenienza della materia prima è leggere attentamente l’etichetta.

Ed infine un consiglio che vale sempre e comunque.
Imparate a riconoscere la qualità con i vostri sensi: l’olio deve essere fruttato (sensazione che ricorda l’oliva sana e fresca, tendenzialmente acerba), amaro e piccante (caratteristiche estremamente positive in quanto legate ai polifenoli, sostanze che proteggono sia l’olio che le cellule dell’organismo umano dall’ossidazione e dall’invecchiamento).