news-site-coldirettiÈ quanto afferma la Coldiretti che in questi giorni sta promuovendo diverse iniziative nelle principali piazze italiane per aiutare i consumatori a fare scelte d’acquisto consapevoli.

Infatti il significativo calo della produzione olivicola italiana, che si riflette anche sull’andamento produttivo mondiale, aumenta di fatto il rischio di frodi a danno dell’ignaro consumatore.

Secondo la Coldiretti in 2 casi su 3 le bottiglie che troviamo al supermercato contengono prodotto straniero proveniente per oltre il 60% dalla Spagna, il 25% dalla Grecia ma per quasi il 10% da un paese extracomunitario come la Tunisia.

Gli oli di oliva stranieri – precisa la Coldiretti –percorrono centinaia di chilometri in nave e/o in autobotti che non solo contribuiscono all’emissione di CO2 nell’atmosfera, ma proprio per le condizioni di trasporto si degradano. Gli oli di importazione vengono spesso mescolati con quelli nazionali per acquisire, con le immagini in etichetta e sotto la copertura di marchi storici, una parvenza di italianità da sfruttare sui mercati nazionali ed esteri. Sotto accusa è la mancanza di trasparenza nonostante sia obbligatorio indicarla per legge in etichetta dal primo luglio 2009. Sulle bottiglie di extravergine ottenute da olive straniere in vendita nei supermercati è quasi impossibile, nella stragrande maggioranza dei casi, leggere le scritte “miscele di oli di oliva comunitari”, “miscele di oli di oliva non comunitari” o “miscele di oli di oliva comunitari e non comunitari” obbligatorie per legge nelle etichette dell’olio di oliva. La scritta è riportata in caratteri molto piccoli, posta dietro la bottiglia e, in molti casi, in una posizione sull’etichetta che la rende difficilmente visibile. Inoltre spesso bottiglie con extravergine ottenuto da olive straniere sono vendute con marchi italiani e riportano con grande evidenza immagini, frasi o nomi fortemente ingannevoli che richiamano all’italianità.

Per difendersi bisognerebbe fare la spesa con una lente d’ingrandimento o almeno ricordare qualche piccolo consiglio https://www.oleariaclemente.it/news/caccia-allolio-qualita-8-consigli-la-stagione-2016-2/.

Infine attenzione al finto olio extravergine, l’olio d’oliva deodorato, un olio di bassissima qualità ottenuto con la rettifica di olio non commestibile mediante composti chimici. Quest’olio, decisamente economico, non ha alcun obbligo di riportare in etichetta informazioni sul metodo di lavorazione.