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Sono tanti e diversi gli studi che hanno dimostrato con evidenza empirica la stretta correlazione tra alimentazione e tumori, spiegando con estrema chiarezza quali sono le abitudini alimentari corrette per diminuire e prevenire il rischio di tumori.

Tra i tanti citiamo il libro di  Cesare Gridelli, medico di fama mondiale, indicato nel 2013 dall’Associazione californiana Expertscape come l’oncologo migliore al mondo per il trattamento del tumore al polmone, direttore del Dipartimento di onco-ematologia dell’Azienda ospedaliera “San Giuseppe Moscati” di Avellino, nonché presidente dell’Associazione italiana di oncologia toracica. “In cucina contro il cancro”, spiega quali sono le abitudini alimentari corrette per diminuire il rischio di ammalarsi di tumore.

D’altro canto La fondazione Umberto Veronesi, da sempre impegnata nella difesa della dieta mediterranea come buona abitudine alimentare, ha pubblicato diversi articoli in tal senso.

Di certo oggi sappiamo che, grazie ai numerosi studi scientifici pubblicati sull’argomento, l’olio extravergine d’oliva è considerato il condimento principe di una alimentazione sana e corretta.

Oggi però la notizia vera è un’altra. Secondo un recente studio condotto dai ricercatori dell’Università di Chicago su donne sottoposte a chemioterapia per cancro al seno, l’Olio extra Vergine d’Oliva contribuisce a migliorare l’efficacia delle terapie, impedendo di fatto l’innescarsi di resistenze farmacologiche dell’organismo.

L’acido oleico, di cui l’olio extravergine è ricco, infatti, abbasserebbe del 46% i livelli del gene Her- 2/neu, uno dei principali oncogeni causa del carcinoma mammario, stimolando contemporaneamente il funzionamento del farmaco “Herceptin” che ha come bersaglio proprio questo oncogene. Gli studi dei ricercatori americani dell’Università di Chicago hanno inoltre accertato che l’acido oleico stimola l’attività di un gene che agisce da freno naturale nella crescita del tumore, producendo la proteina p27Kip1. Questa molecola è importante anche perché impedisce alla donna sottoposta a chemioterapia di diventare resistente all’Herceptin. L’acido oleico, quindi, agisce su più fronti nella protezione della salute delle donne.