reprovados_matemticaSecondo l’ultimo rapporto Unaprol “Olio extra vergine di oliva italiano e consumatore mondiale” elaborato da Ixè, il 54% degli acquirenti di olio extra vergine d’oliva all’estero è puntualmente ingannato dalla presenza della bandiera italiana sull’etichetta del prodotto.
In pratica 1 consumatore su due, non leggendo attentamente l’etichetta del prodotto che acquista, associa la bandiera italiana alla provenienza dell’olio, subendo una vera e propria frode commerciale.
Non solo. Nel corso del 2015 le frodi nel settore degli olii e dei grassi sono quadruplicate, con un incremento record del valore totale dei sequestri del 278% rispetto all’anno precedente.

Come difendersi dunque dai soliti furbetti ed essere certi di acquistare un prodotto di qualità?

Oltre ai buoni propositi legati all’esigenza di realizzare delle etichette “narranti” più facilmente leggibili, decifrabili dai consumatori e da affiancare alle cosiddette etichette legali, come sostiene la Fondazione Slow Food, una soluzione sicuramente più scientifica e meno soggetta ad interpretazione, ci viene fornita dalla matematica.

Uno studio pilota del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Firenze sulla tracciabilità GEOEVO (geolocalizzazione dell’eolio extravergine d’oliva) dell’olio extravergine d’oliva, sta sviluppando un algoritmo matematico in grado svelare il vero luogo d’origine dell’olio extravergine d’oliva.

Grazie a questo algoritmo sarà possibile verificare la provenienza di un campione d’olio in funzione delle sue componenti geochimiche. Ogni territorio, infatti, presenta delle caratteristiche mineralogiche ben definite e conosciute ai ricercatori; tra queste assumono particolare rilevanza gli elementi chimici presenti nell’ambiente e biodisponibili nel suolo. Attraverso una serie di analisi su campioni di olio e di suolo, sarà individuata la concentrazione e la natura degli elementi in traccia nell’olio e nei suoli per costruire un database e un modello matematico in grado di predire – con ragionevole certezza – da quale territorio proviene un determinato olio.
In questo modo il consumatore avrà la certezza della provenienza dell’olio che acquista e sarà quindi decisamente più semplice difendersi dalle frodi.

Augurandoci che la teoria diventi presto realtà, per il momento non possiamo che difenderci in un unico modo contro le frodi alimentare: LEGGERE ATTENTAMENTE L’ETICHETTA.